Hai dei dubbi su come scegliere il dominio per il tuo sito web? Segui questi piccoli consigli per il nome perfetto in chiave SEO
Scegliere il dominio è uno dei primi passi da fare per iniziare a creare il nostro Sito Web. Ma è anche uno dei più importanti perché con esso determineremo la linea guida del nostro progetto.
n dominio è composto da due parti: nome (nel mio caso ad esempio peverini) ed estensione (nel mio caso .it). Il nome del dominio è il modo in cui il tuo sito Web sarà conosciuto online, indipendentemente dal tipo di sito Web che avrai.
In un articolo precedente ti ho svelato i 10 trucchi per trovare il nome perfetto. Oggi invece andremo a vedere come il nome può essere scelto anche in otticaSEO (Search Engine Optimization). Cos’è? Il SEO è quell’attività che migliora la scansione, l’indicizzazione ed il posizionamento di un contenuto presente sul web.
In poche parole, se vuoi essere “ricercabile” sui motori di ricerca come Google o Bing, hai bisogno di un ottima SEO.
Sicuramente hai sentito dire che un dominio deve essere breve, facile da ricordare, accattivante…bla bla bla: tutte queste cose sono ottime da considerare, ma sono ovvie. Inoltre, sono davvero così importanti per la SEO? A quanto pare, non così tanto… E lo vedremo di seguito.
Su cosa posso basarmi per scegliere il mio dominio?
Partiamo dalle basi. A mio modesto parere gli ingredienti principali per trovare il giusto nome sono 3:
- Marchio
- Parole chiave
- Località
Con questi tre ingredienti, con uno solo di essi o con la combinazione di due o tre, possiamo generare molti nomi di dominio che ci aiuteranno a raggiungere ciò che stiamo cercando.
Ma, prima di tutto, chiediti… Cosa vuoi ottenere con il tuo sito Web?
- Traffico organico basato sulle parole chiave?
- Lasciare un segno?
- Posizionare la tua azienda locale?
Quello che vuoi, il tuo obiettivo, deve riflettersi nel nome del tuo dominio.
Domini con il marchio
Ovviamente il più banale e scontato. Inserire il nostro marchio, la nostra ragione sociale, il nostro prodotto, il nostro nome se si tratta di un marchio personale. In questo caso, come infatti è paolopeverini.it o peverini.it
In questo modo indichiamo semplicemente agli utenti ed a Google che il web ci riguarda, senza ulteriori indugi.
Domini di parole chiave
In questo caso includiamo nel dominio la parola chiave per la quale vogliamo posizionarci all’interno di un settore o di una nicchia specifica. Con questo, stiamo dicendo subito sia ai nostri utenti che a Google di cosa tratta il nostro sito web.
Nel mio caso, ad esempio, potrei essere interessato ad includere nel mio dominio la parola chiave web design: webdesign.com
Domini per il posizionamento locale
Potremmo ad esempio includere una città o una regione nel nome di dominio.
Questo ha senso se hai un’attività commerciale locale o fornisci un servizio in una determinata area geografica, poiché indicheremo ai nostri utenti ed a Google che la nostra attività è geolocalizzata.
Immaginiamo di fornire i miei servizi solo nella provincia di Viterbo. Quindi, includere Viterbo nel mio dominio sarebbe un vantaggio: sitiwebviterbo.com
Nuove idee per scegliere il dominio
Ed ora le cose diventano interessanti, perché possiamo giocare con i tre ingredienti per ottenere domini diversi.
Facciamo qualche esempio basandoci su un’azienda fittizia il cui marchio è MARTINI ed è un’agenzia di viaggi nella provincia di Siena.
Ovviamente i siti www.martini.it o .com sono da escludere a prescindere perché il nome è molto diffuso e fa parte di tantissimi marchi italiani (basti pensare alla nota marca di liquori di Torino).
Dominio con marchio e parola chiave
Come abbiamo detto prima partiamo da un eventuale martini.com al quale andremo a lavorare sulle parole chiave. L’azienda si occupa di viaggi quindi una delle ipotesi potrebbe essere martiniviaggi.it.
Viaggi però è anche una parola molto competitiva e ci aiuta davvero poco quando andiamo ad inserirci nel mercato con parole chiave o settori altamente competitivi. Lo stesso potrebbe valere per le parole vacanze, tour, travel etc.
Dominio con marchio e parola chiave “a coda lunga”
Ora supponiamo di scegliere una parola chiave long-tail ovvero a coda lunga, come “viaggi low cost”.
Le keyword a coda lunga sono ovviamente molto più specifiche rispetto a quelle classiche a coda corta e questo può sicuramente essere un punto a tuo favore. Il nome di dominio si trasformerebbe quindi in martiniviaggilowcost.it.
Questo potrebbe avere senso perché “viaggi low cost”, come detto, è già una keyword con una concorrenza decisamente inferiore al semplice “viaggi” e questo potrebbe aiutare l’azienda a spingere maggiormente il dominio nei risultati di ricerca di Google per quella ricerca.
Allo stesso tempo, stiamo allungando il nome del dominio. Non è molto bello, soprattutto quando dovremo inserirlo all’interno di prodotti stampati che andrebbero a disturbare il layout.
Dominio con marchio, parola chiave e posizionamento
Un’altra combinazione, in questo caso compresa la parola chiave e la geolocalizzazione: martiniviaggisiena.com.Questo dominio è buono? Sarebbe utile se vendessimo solo all’interno dell’agenzia e non via web. Oppure se vendessimo dei pacchetti proprio nella nostra città/provincia. In questo modo il nostro sito potrebbe apparire nelle ricerche di chi cerca “viaggi a Siena” ma anche di chi cerca “Agenzia di viaggi a Siena”. Avere la parola chiave e la geolocalizzazione nel dominio potrebbe sicuramente aiutare.Ecco perché è così importante determinare quale sia l’obiettivo per rifletterlo nel tuo dominio: se l’obiettivo prioritario fosse posizionarti come agenzia di viaggi a Siena, scommetteremmo su agenziaviaggisiena.com. Ma non è così.
La chiave: dare priorità al tuo obiettivo
Come abbiamo visto puoi scegliere fra tante combinazioni per il dominio del tuo sito Web, ma dovresti sempre tenere presente il tuo obiettivo:
- Vuoi ottenere traffico organico? Allora prevale la parola chiave
- Preferisci buttarti sul mercato locale? Scegli la geolocalizzazione
- Se il tuo obiettivo è creare un marchio, lascia che il nome del marchio prevalga
Ovviamente la SEO non è una scienza, devi affermare i tuoi criteri e anche se a volte non scegli la soluzione apparentemente più ottimale, ciò non significa che non puoi ottenere i risultati che stai cercando, in altri modi.
Torniamo all’esempio del mio dominio: scommettere sul marchio e non includere una parola chiave nel mio dominio, non mi ha impedito di posizionarmi come “web designer” e ottenere comunque traffico verso il mio sito web. L’ho compensato con molte altre cose.
Sfatiamo alcuni miti
Spesso sorgono tanti e diversi dubbi sui nomi di dominio… sfatiamo qualche mito.
La SEO influisce sulla lunghezza del dominio?
I domini brevi sono decisamente più facili da ricordare. Ma non importa se hai un target particolare.
A volte la lunghezza aiuta se hai una nicchia o se vuoi spingere sulla SEO.
Ci sono tantissimi siti web che nonostante il nome lungo hanno molto traffico e non sono una micro-nicchia.
Quindi è meglio un dominio breve? Beh dipende.
Se il tuo sito è ben strutturato, avere un dominio più lungo non influisce sulla ricerca ed compensato da altre cose: un sito Web con molti contenuti e con molti collegamenti studiati in ottica SEO puoi raggiungere gli stessi obiettivi di un dominio breve.
Google tiene conto del tempo di acquisto del dominio?
Assolutamente no! Google non prende in considerazione se hai acquistato il tuo dominio per 10 anni o per 2. Questa bufala ha iniziato a circolare in base al fatto che più anni indicano più serietà del progetto agli occhi di Google, ma dimenticati di tutto questo.
Gli algoritmi di Google lavorano sulla struttura del tuo sito e non sulla registrazione del tuo dominio.
Includere un trattino in un dominio influisce sul posizionamento?
In primo luogo, la logica ci dice che è meglio evitare i trattini in modo che i domini siano più facili da ricordare. Ma questo non è influente.
Se puoi scegliere, direi meglio senza un trattino, ma ne usi uno perché non hai alternative, questo non deve influenzarti perché, come detto, puoi sempre compensare con molte altre cose.Inoltre puoi scegliere tanti altri caratteri speciali in base all’estensione che sceglierai. Se vuoi sapere quali caratteri sono ammessi, dai un’occhiata alla tabella qui sotto.
Oltre alle lettere a-z, i numeri 0-9 e i trattini (-), per ogni nazione sono consentiti differenti caratteri speciali in base alla lingua:
.COM, .NET, .NAME, .TV
Questi provider consentono l’uso di caratteri dalla maggior parte degli alfabeti in uso.
Oltre ai nostri caratteri speciali dell’alfabeto latino e di quelli in uso in Europa
come ad esempio øäš, sono ammessi anche cirillico, greco, arabo, giapponese, ebraico ecc.
.IT
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.ORG
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.BIZ
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.INFO
ä ö ü
.DE
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.CO.UK, .NL
Questo provider consente solo caratteri latini dalla A alla Z.
.FR
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.ES
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.AT
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.EU
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NOTA:
Anche se è consentito usare delle dieresi per il nome del vostro dominio (ad es. ä,ö,ü), desideriamo segnalarvi che potrebbero sussistere dei problemi durante l’invio di e-mail attraverso questo dominio.
Le dieresi nel nome di un dominio vengono tradotte dal browser in un cosiddetto Punycode. Questa procedura serve per rappresentare dieresi e simboli all’interno di un dominio. A tal fine, viene posto ad es. “xn--” all’inizio del dominio. Il visitatore della vostra pagina web non nota niente sul browser ma durante la spedizione di e-mail, questa codifica può creare dei problemi: invece di „info@günstiger-tuning.de“ il dominio si trasforma in „info@xn—gnstiger-tuning-zvb.de“.
Molti client di posta non supportano l’inserimento di dieresi ed è quindi necessario ricorrere sempre alla variante Punycode.
Se si crea un dominio con delle dieresi e dei simboli non è detto che riceviate automaticamente un dominio senza dieresi. Questo deve essere registrato separatamente.
Caratteri Speciali
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I domini funzionano con parole a coda lunga ultra specifiche?
Sì, come abbiamo detto parole chiave a coda lunga sono ottime in settori o nicchie di concorrenza non molto elevata.
Ad esempio se vendi frutta a Viterbo avere un sito come venditafruttaviterbo.it ti darà tantissimi punti per diventare leader in questo settore.
È possibile utilizzare nomi noti in un dominio?
Assolutamente no! Non usare mai un marchio registrato che non è tuo, nel nome del tuo dominio, a meno che tu non voglia finire in tribunale e pagare il sito molto più di pochi euro.
Puoi acquistare un dominio con nome e cognome, ad esempio, solo se tu hai effettivamente quel nome e quel cognome.
Ti racconto un fatto curioso: nel 1997, ovvero i primi anni di internet quando ancora erano molto pochi i siti presenti in rete, Luca Armani, commerciante di Treviglio, registrò il proprio cognome come dominio internet: www.armani.it. L’azienda “Giorgio Armani”, che voleva entrare in rete, si trovò quindi bloccato il dominio. Fece causa all’imprenditore e la vinse. Questo perché il domain name è un segno distintivo per le imprese, equivale al marchio, e come tale va trattato.
Cosa devo fare se voglio usare la mia parola chiave ma il dominio è occupato?
Se vuoi usare la tua parola chiave nel tuo dominio ma il nome è già preso, come succede con la maggior parte delle parole chiave, puoi usare dei suffissi.
Ad esempio, se la tua parola chiave è “ristorante vegano” ma tutti i domini con questa parola chiave sono presi: con .com. .net .it, con trattini, senza trattini, ecc., puoi utilizzare dei suffissi differenti, aggiungere quindi parole come “food”, “vip”, “bio”… e qualunque cosa tu possa pensare. Tutto questo non influirà su quel piccolo vantaggio che il dominio esatto fatto dalle parole chiave, può darti.
Un ulteriore suggerimento: se hai intenzione di utilizzare una parola chiave nel tuo dominio, prova a metterla all’inizio.